STANDARD EUROPEI ED INTERNAZIONALI DI STEWARDSHIP

STANDARD EUROPEI ED INTERNAZIONALI DI STEWARDSHIP

Secondo la tesi di Rifkin, esposta all’interno dell’articolo ‘Anticipando la Terza Rivoluzione Industriale’, il nuovo mondo globalizzato attraverserà una nuova Rivoluzione connessa all’uso di internet e con le fonti di energia rinnovabile. Il viaggio dell’Unione Europea verso la Terza Rivoluzione Industriale analizzata da Rifkin, è iniziato (nel 2007) con l’introduzione di norme che portano al 20% la quantità totale di energia generata da fonti rinnovabili, entro il 2020 (cfr p.3). Al fine di garantire il corretto e funzionale dispiegamento di questa Terza Rivoluzione Industriale, occorre consolidare tra pilastri:

  • energie rinnovabili;

  • tecnologie di accumulazione;

  • reti energetiche intelligenti.

I Financial Stewardship Code introdotti su scala internazionale, seppur differenti in alcuni dettagli da paese a paese, risultano uguali nella sostanza. Vengono introdotti dei codici di “buone prassi” per gli azionisti, ma, soprattutto, individuano le coordinate di un nuovo modello di fare business, tipico della stewardship.

La nuova disciplina, emanata nel 2010 dalla UE, all’interno del Green Paper, aveva già pensato di orientare la micro economia degli stati membri. Il Financial Stewardship Code, propone di estendere la responsabilità ambientale, unita ad una gestione etica delle risorse, anche alle società quotate, al fine di ridare un sistema di valori che possa essere utilizzato come una guida, dagli operatori del settore.

Un processo di analisi che, iniziato nel 2006 ha posto sotto i riflettori della critica le seguenti debolezze in materia di governance: eccessiva complessità dei gruppi che operano cross-border; inefficienza degli organi di gestione nel calcolare il rischio; la trasparenza, per quanto riguarda le strutture societarie; insufficiente integrazione tra la gestione del rischio ed il controllo interno.

Queste, sono state le debolezze del sistema finanza in Italia, alle quali sono state affiancate, di recente, le sette linee guida del financial stewardship internazionale.

Il Financial Reporting Council ha quindi deciso di adottare i seguenti standard:

STANDARD 1

La Stewardship ha l’obiettivo di promuovere successi di lungo periodo per le aziende in modo da creare prosperità per tutti i providers. L’efficacia della Stewardship da benefici alle imprese, agli investitori ed all’economia nel suo complesso.

STANDARD 2

La responsabilità delle aziende quotate in borsa, è condivisa. La responsabilità primaria è in capo al Consiglio di Amministrazione dell’ azienda, che ne supervisiona la gestione aziendale.

Anche gli investitori ricoprono un ruolo importante, pur tenendo conto dell’Amministrazione nell’ adempimento delle loro responsabilità.

STANDARD 3

Il codice britannico in materia di Corporate Governance identifica i principi che individuano un CdA operativo. Il codice britannico di Stewardship fornisce anche una regolamentazione per gli investitori. Facendo ciò, il codice, assiste gli investitori istituzionali al fine di creare una responsabilità conforme alla Stewardship, che,. in cambio, darà sostegno al sistema “comply or explain”.

STANDARD 4

Per gli investitori, la Stewardship è più di una semplice scelta. Le attività, infatti, potrebbero includere e impegnare le aziende in materie quali la strategia, le performance, i rischi, la struttura del capitale e della relativa corporate governance, includendo cultura e retribuzione. L’ impegno ha lo scopo di instaurare un dialogo con le aziende su queste materie, così come su questioni che sono oggetto di voto immediato durante gli incontri generali.

STANDARD 5

Le attività degli investitori istituzionali includono le decisioni su materie quali: l’ allocazione degli asset, l’assegnazione di investimenti, l’elaborazione di strategie di investimento, la compravendita di specifici titoli azionari. La divisione degli incarichi, all’ interno e fra le istituzioni, rappresenterebbe una gamma di asset, alcuni dei quali potrebbero essere detenuti ed altri gestiti.

STANDARD 6

In generale, tra i detentori degli asset si trovano: i fondi pensione, le compagnie di assicurazione, le società di investimento e altri veicoli di investimento collettivo. In quanto providers di capitale, danno tono alla Stwardship e influenzerebbero il cambiamento comportamentale, consentendo una gestione migliore della Stewardship da parte dei managers e delle imprese. I gestori degli asset, responsabili quotidianamente della gestione degli investimenti, detengono una buona posizione per influenzare le performance di lungo periodo delle aziende tramite gli standard di Stewardship.

STANDARD 7

La conformità al codice non costituisce un invito alla gestione degli affari dell’ azienda, e non preclude decisioni relative alla vendita della proprietà, poichè questo è valutato nel migliore degli interessi del cliente o dei beneficiari.

Va segnalato che una delle applicazioni della financial stewardship è anche relativa alla gestione delle donazioni dei fedeli nelle chiese protestanti.

In questo caso gli standard applicati sono i seguenti:

STANDARD 1: questioni legate alla dottrina

Ogni Organizzazione dovrà sottoscrivere, ad una dichiarazione scritta di fiducia, affermando un impegno verso la fede cristiano – evangelica, o, altrimenti, dovrà dimostrare suddetto impegno, e dovrà operare d’accordo con le verità bibliche e le relative pratiche.

STANDARD 2: governance

Tutte le Organizzazioni dovranno essere governate da un Consiglio responsabile, composto da non meno di cinque membri, la maggioranza dei quali dovrà essere indipendente. Questo Consiglio dovrà incontrarsi almeno due volte l’anno per stabilire le strategie e revisionare gli obiettivi.

STANDARD 3: supervisione finanziaria

Tutte le Organizzazioni dovranno preparare bilanci d’esercizio completi ed accurati (financial statement). Il Consiglio o la Commissione, composta da una maggioranza di membri indipendenti, dovrà approvare l’impegno di un certificato contabile indipendente pubblico, revisionare gli annunci finanziari annuali e mantenere appropriate comunicazioni tramite il certificato contabile indipendente pubblico. Il Consiglio dovrà notificare su ogni materia di debolezza riguardo i controlli interni o altri rischi significativi.

STANDARD 4: uso di risorse e conformità alla legge

Ogni Organizzazione dovrà esercitare una gestione appropriata ed i controlli necessari per garantire una ragionevole assicurazione che, tutte le operazioni dell’Organizzazione, siano condotte in modo responsabile così come dovrà avvenire per l’utilizzo di risorse, tutto in conformità con le leggi ed i regolamenti applicabili. La conformità prende in considerazione i mandati biblici.

STANDARD 5: trasparenza

Ogni Organizzazione dovrà fornire una copia relativa ad i suoi estratti conto, su richiesta scritta, e dovrà procurare altro materiale come eventualmente richiesto dalla legge. Gli estratti conto richiesti dallo STANDARD 3, devono essere divulgati secondo questo STANDARD. L’Organizzazione deve rendere disponibile un Report, su richiesta scritta, includendo le informazioni finanziarie su qualsiasi progetto specifico per il quale è stato richiesto o si richiede un dono.

STANDARD 6: compensazioni, configurazioni e transazioni verso parti collegate

Ogni Organizzazione dovrà stabilire un compenso al suo leader di vertice ed indirizzare le transazioni relative alle parti in considerazione, in modo tale da dimostrare integrità e proprietà in conformità con la strategia della ECFA per le compensazioni in eccellenza e le parti coinvolte.

STANDARD 7: i doni caritatevoli di Stewardship

 7.1 Affidabilità nelle comunicazioni

Per assicurarsi regali caritatevoli, tutte le rappresentazioni del fatto, le descrizioni della condizione finanziaria relativa all’Organizzazione o la narrativa di eventi deve essere attuale, completa ed accurata. Il riferimento ad attività o eventi precedenti devono essere riportati in maniera appropriata. Non ci deve essere nessuna omissione nel materiale o esagerazione nei fatti, l’uso di fotografie non guidate, o qualsiasi altra comunicazione che tenderebbe a creare false impressioni o fraintendimenti.

 7.2 Donatore di aspettative o intenti

La dichiarazione relativa all’utilizzo di regali fatta ad una Organizzazione nella sua attività caritatevole devono essere onorate. L’intento del donatore si configura con quanto espresso dalla comunicazione e dalle istruzioni relative al dono, se accettato dall’Organizzazione. L’attrazione verso i doni caritatevoli non deve creare aspettative non realistiche, su quello che sarà effettivamente donato.

7.3 Comunicazione del dono caritatevole

Ogni Organizzazione dovrà procurare al donatore appropriata e tempestiva conoscenza.

 7.4 Agire nel miglior interesse del donatore

Quando si raggiunge un accordo che riguarda un impegno verso un dono maggiore, un rappresentante della Organizzazione deve cercare di guidare e consigliare i datori per considerare adeguatamente i loro interessi. Un Organizzazione deve mettere tutto l’impegno per evitare consapevolmente di accettare un dono da, o entrare in un contratto con, il donatore che potrebbe incontrare difficoltà, o rimandare il benessere futuro del donatore in pericolo.

 7.5 Compensazione percentuale per assicurarsi il dono caritatevole

Una Organizzazione non dovrebbe prevedere compensazioni ai membri esterni alla consulenza della Stewardship o direttamente o indirettamente al suo staff per la percentuale di contributo raccolta.

Gli standard internazionali di Stewardship potranno cambiare le attuali attitudini delle imprese e degli stakeholder su rilevanti questioni ambientali, sociali e di governance, grazie ad uno stimolo fornito agli investimenti conformi alla dottrina Stewardship, che la ABI (Associazione Banche Italiane) ha sintetizzato così:

  • collaborazione e rispetto reciproco

  • coinvolgimento

  • apertura e disponibilità all’ascolto

  • uniformità del linguaggio

  • adeguata conoscenza della questione oggetto della controversia

  • analisi e condivisione dei benefici potenziali per l’impresa

Tuttavia, una corretta applicazione della financial stewardship su scala internazionale non può prescindere da quella parola chiave proposta da P. Block, e cioè dalla fiducia reciproca.

Gabriele Mammì
BIBLIOGRAFIA
  • Verso la nuova regolamentazione comunitaria della Corporate Governance delle Banche, Avv. Ermanno Bonessi, Alta Formazione Giuridico-Economica, Milano, 9 Ottobre 2013
  • ECFA, seven standards of Responsible stewardship
  • Financial reporting, capital markets & corporate governance, seconda università degli studi di Napoli, Dipartimento di Economia
  • ABI.it, Linee guida per le forme pensionistiche complementari. L’engagment. Una strategia di investimento sostenibile e responsabile orientata al cambiamento.
  • Jeremy Rifkin, Anticipare La Terza Rivoluzione Industriale, una nuova agenda per l’Unione Europea nel XXI secolo. La prossima fase dell’integrazione europea.
  • Financial Reporting Council, The UK Stewardship Code, Settembre 2012.

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